MARSEILLE: LA CITÉ REHABILITÉEProgetto di viaggio vincitore della seconda edizione del premio "Beniamino Contini-in viaggio per l'architettura", promosso da Ordine degli Architetti della Provincia di Matera
Progetto: Arch. Marima De Pace Fotografie: Pierangelo Laterza Tra meno di un anno Matera vivrà il suo anno da “European Capital Of Culture”, uno dei grandi progetti della Comunità Europea, nato nel 1985 dall'idea di mettere le città al centro della vita culturale in Europa attraverso l'arte e la cultura. Le capitali europee della cultura possono migliorare la qualità della vita nelle città e rafforzare il loro senso di comunità. I cittadini, infatti, possono prendere parte nelle attività e svolgere un ruolo più importante nello sviluppo delle proprie città e della propria espressione culturale. Essere una capitale Europea della cultura porta nuova vita, favorendo lo sviluppo culturale, sociale ed economico. Molte capitali del passato hanno dimostrato che può essere una grande opportunità per rigenerare i propri centri urbani e rinnovare lo spirito dei loro abitanti. Tre anni fa, nel 2013, la European Capital Of Culture è stata Marsiglia. Tutto quello che, dal punto di vista architettonico, urbanistico e sociale ha preceduto e seguìto l'anno da capitale di Marsiglia è il motivo per cui ho scelto questa città come meta del mio viaggio, al fine di stimolare una riflessione che possa trasformarsi in dibattito professionale sul tema dell'architettura come strumento di sviluppo. Non appena si incomincia a leggere di Marsiglia la prima parola che viene fuori è Euroméditerranée; cos'è? Il progetto di riqualificazione urbana e di sviluppo economico Marsiglia-Euroméditerranée è il più grande progetto di rinnovamento messo in atto nell'Europa meridionale; si impegna a rinnovare una zona di 480 ettari nel cuore della città di Marsiglia, tra il porto commerciale, il Porto Vecchio e la nuova stazione TGV. Come progetto di sviluppo economico, sociale e culturale, Euroméditerranée ha reso nuovamente Marsiglia una città attraente, influente, ricca e sicura; ponte tra l'Europa e il Mediterraneo, così come per sua tradizione. Di qui l'idea del titolo del progetto di viaggio, MARSEILLE: LA CITÉ REHABILITÉ Tra gli anni ‘50 e '90 Marsiglia ha subito un vertiginoso declino del sistema economico, seguito da una crisi demografica e da una crisi politica e sociale; in 15 anni la città ha perso 100.000 abitanti e più della metà dei posti di lavoro nel settore industriale; inoltre la città ha conosciuto i problemi dell'immigrazione, della criminalità e del degrado. Le aree maggiormente colpite da questa situazione critica sono state il porto vecchio, a seguito della rilocalizzazione più a nord delle attività industriali legate al porto, e la parte più centrale della città in cui metà delle abitazioni presenti sono state abbandonate. Con la designazione di Marsiglia a Capitale Europea della Cultura Euroméditerranée evolve nella direzione di progetti legati alla cultura, sia attraverso le riconversioni che le realizzazioni ex novo: Musei, Auditorium, Centri di ricerca e documentazione, Gallerie espositive, Centri culturali, Ateliers, Laboratori, Biblioteche. Il risultato di questa ampia visione strategica e dell'entusiasmo che ha pervaso la città sono: uno dei view port più frequentati e ricchi di spazi culturali in Europa; la riconversione de la Joliette, il vecchio porto commerciale, in un'area commerciale, ricreativa e di affari; l'esempio de La Friche la belle de mai, uno dei più grandi centri sociali-culturali europei e addirittura la creazione di un museo di arte contemporanea sul terrazzo della Cité Radiouse di Le Corbusier. Ogni itinerario ha bisogno di una mappa e quella che ho presentato come mio progetto di viaggio contiene i caratteri del luogo e le idee; il risultato di una progettualità fondata su tali basi, e quello che immagino di poter portare indietro con me nel mio bagaglio di ritorno. Le finalità di questa mia idea di viaggio le ho rappresentate sotto forma di interrogativi, spunti e riflessioni, con la speranza che possano avviare a Matera un dibattito professionale necessario in una città molto diversa da Marsiglia, ma attraversata da un analoga opportunità di cambiamento e di sviluppo. L'elaborato con cui ho partecipato al Premio è il risultato di un lavoro di ricerca e di studio che è partito dall'analisi storica e sociale della città, espresso mediante alcune parole chiave, perni su cui si sono sviluppati i processi che, come una rete, hanno attraversato la città nel corso degli ultimi 20 anni. queste comprendono i temi del “carattere del luogo”, espressi nell'identità portuale, nel multiculturalismo proprio di una città-porto e nell'essere una città nella quale “si giunge da tutti gli orizzonti”; le questioni legate alle periferie e alla necessaria riconversione postindustriale; le idee e i principi della Rigenerazione urbana, del riuso e dello sviluppo; le modalità di azione improntate alla qualità degli interventi, alla programmazione, al coinvolgimento dei cittadini e dei comuni della regione provenzale. Graficamente ho rappresentato questo patrimonio su vari mezzi di trasporto, giungere da mare e da terra, ricollegandomi alla reale geografia umana di Marsiglia, da sempre ponte tra il Mediterraneo e l'Europa. I colori che ho scelto di utilizzare sono il bianco e l'azzurro, due colori che esprimono il rapporto della città con la terra ed il mare e rappresentano le città di Marsiglia e Matera comparendo anche nei rispettivi stemmi. L'itinerario che ho percorso è rappresentato da una linea più spessa che tocca le principali opere di architettura realizzate, e che emerge da una più fitta rete che corrisponde alla macroarea di cui Marsiglia fa parte e alla complessità delle zone più periferiche, ognuna espressione di una specificità culturale sedimentata nel corso del tempo. In questo senso ho utilizzato una parte del tempo del mio viaggio per raccogliere testimonianze dirette, racconti, ricordi, opinioni di soggetti protagonisti del cambiamento avvenuto o che di esso ne sono partecipi. Come nel più classico dei porti, in cui le merci, le persone, le lingue e con esse anche le idee giungono da ogni orizzonte, attraversano la città e si scambiano, si incontrano, si mescolano, per poi ripartire verso altri luoghi, così ho immaginato che, stipate in container pronti alla partenza, ci siano una serie di domande, riflessioni e questioni che ho posto alla città e soprattutto ho riportato qui al mio rientro per stimolare ed instaurare un dibattito di architettura all'interno della comunità. Sono questioni che riguardano il ruolo dell'architettura inserita in un contesto in profondo mutamento e in cui il valore dell'opera architettonica si deve misurare con la qualità della programmazione, le necessità degli abitanti e le prospettive future della città. Ho voluto che il mio viaggio avesse il valore aggiunto dato dal contributo di un fotografo, Pierangelo Laterza, specializzato in fotografia d'architettura; presenza a mio avviso necessaria per garantire una adeguata qualità del materiale fotografico prodotto per la presentazione pubblica del progetto, che possa diventare patrimonio della comunità degli architetti materani. Ben conscia delle differenze tra una grande città come Marsiglia e una realtà più piccola come Matera, quello che mi interessa sono i meccanismi strategici e progettuali che ruotano intorno alle questioni riabilitazione urbana, cultura, architettura e sviluppo. Arch. Marima De Pace SITE PROJECT EXHIBITION Circolo La Scaletta, Matera 27 apr - 11 may 2018 Officina degli Esordi, Bari 29-30 sep 2018 all images copyright ©2017 Pierangelo Laterza tutti i diritti sono riservati - all rights reserved |