Tanto peggio, tanto meglio
Sandra Hauser
Matera
Musma
17 nov 2019-16 feb 2020
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L’artista tedesca Sandra Hauser (Bad Aibling, Baviera, 1983) è stata invitata a pensare a un’opera d’arte pubblica che interpretasse la storia passata e presente di Matera, rendendo omaggio al territorio lucano ed entrando in contatto con la comunità per renderla partecipe di una creazione collettiva.
Nel corso di una residenza durata un mese (15 ottobre - 15 novembre 2019) Sandra Hauser ha lavorato a stretto contatto con il sarto ivoriano Sy Savane Ibrahim, della Silent Academy del Sicomoro per produrre sette sipari in sette tessuti e colori diversi da posizionare in sette luoghi della città e dei suoi dintorni. Ai laboratori hanno partecipato alcuni ospiti della Residenza Brancaccio (Rina Pentasuglia, Mariangela Caruso e Nicoletta Papapietro) e fondamentale è stato l'intervento di due sarte materane (Maria Nicoletti e Nicoletta Papapietro), eredi dell'antica tecnica della sartoria, fortemente radicata e praticata nella storia dell'artigianato materano.
L’artista, poliedrica sperimentatrice di differenti linguaggi, ha tratto linfa dalla straordinaria continuità storica delle tradizioni che si sono succedute nel territorio, venendo a contatto con le storie e le leggende di chi a Matera ha sempre vissuto e con l’esperienza di Sy Savane Ibrahim, arrivato nella città dei Sassi in tempi recenti, portando con sé un preziosissimo bagaglio di abilità e conoscenze. Un creativo scambio di idee e di emozioni ha caratterizzato la residenza; un “matrimonio” tra culture diverse ha aperto uno spazio comune di lavoro e ideazione.
I sette sipari si impongono allo spettatore come vere e proprie opere scultoree, realizzate alcune in seta, delicate e trasparenti trame mosse dal vento, altre con tessuti più spessi, i cui colori e i cui insoliti drappeggi si armonizzano o pongono in contrasto con ciò che li circonda. Tanto peggio, tanto meglio: un titolo militante, quello scelto dall’artista, citazione di un articolo dell’anarchico Errico Malatesta, motto di origine marxista, che incita al miglioramento della propria condizione.
Tanto peggio, tanto meglio: un titolo militante, quello scelto dall'artista, citazione di un articolo dell'anarchico Errico Malatesta, motto di origine marxista, che incita al miglioramento della propria condizione.
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