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REAL.M - Musma, Matera | Saverio Todaro
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Real.m
Saverio Todaro
Matera
Musma
a cura di Simona Spinella e Piero Gagliardi
6 luglio 2019 - 29 settembre 2019
.
“Real.m”, a cura di Simona Spinella e Piero Gagliardi, è il “reame”, lo spazio quasi incontrollato che i social network si sono conquistati nel mondo contemporaneo, una nuova dittatura che, apparentemente, rimuove i confini ma che impone, invece, comportamenti standardizzati, condizionati dalla “vanitas”, dal desiderio di apparire sempre e comunque per paura di non essere.
Il percorso espositivo si articolerà in tutti gli spazi museali, partendo dal primo cortile di Palazzo Pomarici, con l’opera progettata dall’artista per il MUSMA, sponsorizzata e realizzata da Egoitaliano: un potente simbolo di un’epoca antica, costellato dalle onnipresenti icone del presente, pensato per la città di Matera, oggi grande protagonista sulla scena mediatica nazionale e internazionale.
«L’insegna espressamente realizzata per il MUSMA – scrive Simona Spinella nel catalogo in mostra (Magonza editore) – è sapientemente costruita: il vessillo è ornato da simboli araldici, gli “scudi” dei domini sono un marchio di proprietà, il segno, i loghi e il logos del controllo temporaneo e/o definitivo del reame»
Dal primo cortile il visitatore si muoverà in uno spazio reale e virtuale insieme; attraversando le millenarie grotte di Matera verrà catapultato nella modernità da opere come Power to the People, Limbo, Follower, Amazon, titoli fortemente evocativi e simbolici, come da sempre accade nelle opere dell’artista, dall’impronta spiccatamente concettuale.
Todaro mette lo spettatore di fronte a uno specchio, accompagnandolo a riflettere su come, a causa dei dispositivi tecnologici diventati quasi delle protesi, le relazioni umane si siano deformate, poiché il costante bisogno di controllare le vite degli altri e l’incombente presenza di chi controlla le vite di tutti ci sta gradualmente spersonalizzando, rendendoci ombre, allontanandoci dalle libertà che c’eravamo conquistati.
Scrive Piero Gagliardi nel catalogo: «Limbo, Views e Follower, Eye e Power to the people così come tutti i lavori di Todaro, fanno riflettere sulle pratiche e quindi sugli interventi culturali attraverso i quali gli uomini tendono ad emanciparsi dalla loro condizione naturale a volte percepita come un vuoto, altre volte come un qualcosa di troppo. In questo insieme rientrano le più svariate tecniche, dette mode antropopoietiche. Ed è proprio da questo concetto che l’intuizione dell’artista diventa geniale. Saverio Todaro plasma la materia e la sua arte diventa uno specchio, un black mirror (per rimanere in tema) capace di farci intuire come le azioni e i gesti quotidiani sociali e individuali sono un processo plasmante continuo che gli esseri umani subiscono nella vita sociale quotidiana»
L’arte di Todaro da sempre indaga le relazioni umane, le metamorfosi della società, partendo da oggetti e simboli che quotidianamente frequentiamo, il cui significato viene, attraverso lo sguardo e le mani dell’artista, reinterpretato, ribaltato, svelato, invertendo il nostro assuefatto punto di vista sul mondo.
«L’Ordine del Giorno è apprendere qualcosa – annota Todaro – una parola per esempio, seppur minima, fa in modo che mi senta meno prigioniero del dì precedente. Questo mi permette di offrire un po’ di immaginazione agli altri e comunque soddisfo l’esigenza di comunicare»


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