«
<
>
I-DEA: Ripetizione Spaziata | Giulia Bruno
ITA |
ENG
I-DEA: Ripetizione Spaziata
Hangar Cava Paradiso
Contrada La Palomba
Matera
10 dec 2019 / 19 jan 2020
I-DEA
Fondazione Matera – Basilicata 2019
Ripetizione Spaziata, una mostra a cura di Giulia Bruno
Nello spazio I-DEA, l’installazione sul tema degli archivi e sul linguaggio dell'artista Giulia Bruno.
Il titolo del lavoro prende il suo nome da un sistema di ripetizione dilazionata utilizzato in ambiti didattici per assistere nella memorizzazione di informazioni.
L’artista ha condotto la sua ricerca tra San Costantino Albanese, noto paese arbëreshë della Basilicata, e Matera, esplorando temi di migrazione, linguaggio e tecnologia. Nel contesto del lavoro, la migrazione è intesa come il movimento di persone, ma anche come variazione linguistica, o lo spostamento di un linguaggio da un luogo ad un altro. Qui si incrociano idee di nazione, identità e tradizione con una riflessione sul linguaggio come tecnologia e sul ruolo della tecnologia nei mutamenti linguistici imposti dall’alto, e quelli che invece filtrano dal basso. L’opera della Bruno, composta da documenti provenienti dall’Atlante Linguistico Italiano, dall’Archivio Privato di Nicola Scaldaferri, e da filmati e fotografie fatte sul campo dall’artista, comunica su vari livelli con la mostra attuale di I-DEA a cura di Pelin Tan e Liam Gillick, ampliando i temi di modernizzazione durante secondo dopoguerra esplorati dalla curatrice e l’artista.
commissioned work
I-DEA: Spaced Repetition
Hangar Cava Paradiso
Contrada La Palomba
Matera
10 dec 2019 / 19 jan 2020
I-DEA
Fondazione Matera – Basilicata 2019
Spaced Repetition, an exhibition curated by Giulia Bruno
An installation by artist Giulia Bruno, exploring themes around the archive and language, in the I-DEA exhibition space.
The title takes its name from a system of graduated intervals applied in didactical learning contexts in order to assist in the memorization of information. The artist carried out her research in S. Costantino Albanese, a well-known _arbëreshë_ village in Basilicata, and Matera, exploring themes of migration, language and technology. Within the context of the work, migration is understood as the movement of people, as well as linguistic variations or the transplant of language from one place to another. Ideas of nationhood, identity and tradition come together in order to reflect upon language as technology, as well as the role of technology in the mutation of language, both imposed from the top or seeping through the bottom.
Bruno’s work, composed of documents from the _Atlante Linguistico Italiano_, Nicola Scaldaferri Private Archive and films and photographs taken in the field by the artist, communicates with the current I-DEA exhibition, curated by Pelin Tan and Liam Gillick, on various levels, expanding the themes of post-WW2 modernization explored by the curator and artist.
commissioned work
all images copyright ©2019 Pierangelo Laterza
tutti i diritti sono riservati - all rights reserved
ITA - Informativa sui cookies • Questo sito internet utilizza la tecnologia dei cookies. Cliccando su 'Personalizza/Customize' accedi alla personalizzazione e alla informativa completa sul nostro utilizzo dei cookies. Cliccando su 'Rifiuta/Reject' acconsenti al solo utilizzo dei cookies tecnici. Cliccando su 'Accetta/Accept' acconsenti all'utilizzo dei cookies sia tecnici che di profilazione (se presenti).
ENG - Cookies policy • This website uses cookies technology. By clicking on 'Personalizza/Customize' you access the personalization and complete information on our use of cookies. By clicking on 'Rifiuta/Reject' you only consent to the use of technical cookies. By clicking on 'Accetta/Accept' you consent to the use of both technical cookies and profiling (if any).
Accetta
Accept
Rifiuta
Reject
Personalizza
Customize